l Tesoro delle Sante Croci viene tradizionalmente esposto in due occasioni: durante la Festa dell’Esaltazione della Santa Croce (14 settembre) e il venerdì che precede il Venerdì Santo. Scorrendo le pagine della storia, si rintraccia l’amore dei bresciani per la reliquia della Santa Croce ai tempi del colera. Il 16 aprile del 1836 arrivò a Brescia il colera, la prima contagiata fu una lavandaia, Maria Mazza. L’epidemia cominciò a scemare in luglio e colpì 20987 persone. Ne morirono 9944. Merita il ricordo per il suo zelo caritativo Santa Maria Crocifissa di Rose, fondatrice della Ancelle della Carità, anche per aver promosso la venerazione alla Santa Croce; la Santa faceva distribuire dalle sue consorelle la medaglietta con l’ effigie del reliquiario insigne della Santa Croce a protezione dalla malattia. Questo documento stampato alla fine dell’epidemia è la preziosa testimonianza dell’affetto dei bresciani alla preziosa reliquia. Negli occhi di tutti sono ancora impresse le immagini del pellegrinaggio straordinario del Venerdì Santo guidato dal vescovo Pierantonio per le vie di Brescia. Il Giubileo Straordinario, aperto il 28 febbraio 2020 in occasione del 500° anniversario della fondazione della Compagnia delle Sante Croci di Brescia, è stato prorogato fino al 14 settembre 2021.
Per i Quaresimali 2021, che grazie alla Compagnia dei Custodi delle Sante Croci saranno trasmessi in streaming anche sul canale YouTube del nostro settimanale, alcuni teologi del Seminario hanno pensato a un cammino di conversione/preparazione alla Pasqua attraverso la Lettera agli Ebrei. Il percorso inizia mercoledì 17 febbraio, il giorno delle ceneri, con la riflessione del Vescovo su “Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio” a partire dalla Lettera agli Ebrei (1,2). La seconda meditazione (“Della stirpe di Abramo si prende cura”, Eb 2,16), venerdì 26 febbraio, è a cura di don Alessandro Gennari. Venerdì 5 marzo tocca, invece, a don Mauro Cinquetti su “Imparò l’obbedienza da ciò che patì” (Eb 5,8). Venerdì 12 marzo, su “Concluderò un’alleanza nuova” (Eb 8,8) interviene don Roberto Ferrari; venerdì 26 marzo, con “Tenendo fisso lo sguardo su Gesù” (Eb 12,2) si conclude il cammino verso la Pasqua con la meditazione di don Raffaele Maiolini.
In occasione della solennità di San Giuseppe, venerdì 19 marzo sempre alle 18.30, il Vescovo presiede la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giuseppe. Padre amato, padre nella tenerezza, nell’obbedienza e nell’accoglienza; padre dal coraggio creativo, lavoratore, sempre nell’ombra: con queste parole Papa Francesco ha descritto, in modo tenero e toccante, San Giuseppe. Lo fa nella Lettera apostolica Patris corde, pubblicata oggi in occasione del 150.mo anniversario della dichiarazione dello Sposo di Maria quale Patrono della Chiesa cattolica. La Penitenzieria Apostolica ha concesso il “dono di speciali Indulgenze”. Indicazioni specifiche vengono date per i giorni tradizionalmente dedicati alla memoria dello Sposo di Maria, come il 19 marzo e il primo maggio e per i malati e gli anziani “nell’attuale contesto dell’emergenza sanitaria”.
(Per gentile concessione del settimanale La Voce del Popolo)