“Con la croce del Signore il cielo e la terra si sono uniti per sempre. Anche in questo la croce è divenuta segno: il suo braccio verticale e il suo braccio orizzontale richiamano la duplice dimensione dell’esistenza umana, con le sue essenziali caratteristiche dell’altezza e della profondità, della lunghezza e della larghezza. Il Cristo Salvatore è innalzato tra cielo e terra e muore con le braccia aperte: egli stringe l’umanità in un abbraccio universale, la riunisce dagli estremi della terra, e insieme la eleva con sé verso l’alto, mostrandogli nel contempo la sua nobile profondità. La Croce innalzata sul calvario è in realtà piantata al centro della terra e nel cuore della storia. Essa richiama l’evento che ha dischiuso la grande rivelazione e ha alzato il sipario sullo scenario enigmatico della storia. La Croce è dunque anche un segno da interpretare, un messaggio da comprendere, la chiave di lettura dell’intera vicenda umana. La Croce ci ricorda che è ora possibile aprire il grande libro sigillato e conoscere il senso del cammino che l’umanità sta compiendo nello scorrere del tempo”.
Con queste parole del nostro Vescovo vorrei ricordare che oggi ricorre un anniversario molto importante: il 10 aprile del 2020 S.E. Mons. Tremolada ha attraversato le città deserta portando la Reliquia Insigne del Tesoro delle Sante Croci per impartire, in alcuni luoghi simbolo di Brescia la benedizione sulla città ed i suoi abitanti. Per noi Custodi è stato un momento storico perché, dopo tempo immemore, si è ripetuta proprio in occasione dei 500 anni della Compagnia, questa tradizione secolare. Credo sia rimasta nel cuore di ciascuno di noi l’immagine del Vescovo con la mascherina che, da solo, procede per le vie del centro storico e benedice con la Reliquia Insigne la città. In occasione di questo anniversario S.E.Mons. Tremolada garantisce a tutti i Custodi il suo ricordo nella preghiera.
Il Presidente
Filippo Picchio Lechi